Dieta Chetogenica e farmaci non sono la soluzione per tutto, nemmeno in caso di malattie croniche complesse e gravi.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui molti pensano che esista una pillola magica per ciascuna malattia – a dirlo è Roberto Cesareo, endocrinologo esperto.

Dieta Chetogenica e Farmaci. Sono intercambiabili? E’ possibile dimagrire con una pillola o ci vuole qualcosa di diverso?

Si deve dire di più e meglio che la prevenzione e un regime dietetico controllato sono la soluzione migliore, che arriva ad anticipare il problema – spiega Cesareo.

Nell’ambito delle diete non esistono solo le diete ipocaloriche, ma anche le VLCKD, cioè diete a bassissimo contenuto di calorie e carboidrati, a favore di una maggiore quantità di proteine, ma non sono diete iperproteiche.

Dottor Cesareo, è vero che queste diete chetogeniche VLCKD danno uno speciale senso di euforia al paziente?

Questo regime dietetico speciale dà uno speciale senso di euforia nelle fasi iniziali della dieta, quelle più toste, e non fa perdere muscoli. Una dieta molto consigliata, stanno uscendo tanti studi sia dall’America che dall’Inghilterra.

Quali sono i risultati di questo genere di diete chetogeniche?

Con questo tipo di diete si riesce a raggiungere in breve tempo un obiettivo di perdita di peso simile a quello che si può pensare di ottenere con la chirurgia bariatrica. L’effetto rapido e immediato di perdita di peso è del tutto simile a quello di una dieta chetogenica VLCKD.

E’ un altro tipo di terapia, non farmacologica, che il nutrizionista ha a disposizione per aiutare il proprio paziente ad uscire dalla fase acuta della malattia.

Con questo tipo di dieta il muscolo cardiaco, il cuore, lavora meglio – spiega Roberto Cesareo – Sono diete da effettuarsi per un periodo limitato, sotto controllo di un nutrizionista, ma se utilizzate in maniera corretta sono uno step utile.

A proposito di Dieta Chetogenica e Farmaci, non vogliamo demonizzare i farmaci – chiarisce Roberto Cesareo – ma l’uso di determinate molecole farmacologiche va applicato come terapia di “seconda scelta” ovvero bisogna privilegiare il cambio di stile di vita e l’approccio alla malattia SENZA FARMACI, con terapie come la VLCKD e soltanto dopo, eventualmente, ricorrere ai farmaci.