Elisabetta Camajani è Dottore di ricerca in scienze Endocrinologiche, Assegnista di ricerca presso l’Università telematica San Raffaele  e Biologa Nutrizionista del Volleyrò Casal de’ Pazzi, squadra giovanile che quest’anno milita in serie B1 e B2. E’ stata di recente protagonista di un panel dedicato alla chetogenica e lo sport nell’ambito della Ketogenic Diet Academy svoltasi a fine marzo a Bologna. L’abbiamo intervistata per comprendere se esiste una dieta chetogenica per sportivi. 

Dottoressa Camajani quale tipo di dieta chetogenica si può fare mentre si fa attività fisica? 

Sappiamo da un lato che quando parliamo di chetogenica facciamo riferimento ad una strategia dietoterapica che prevede la produzione fisiologica di corpi chetonici. Dall’altro però ci troviamo di fronte a degli sportivi che sono degli atleti e in quanto tale presentano un dispendio energetico importante. Da qui è facile comprendere che il punto in questione con il quale dobbiamo avere a che fare non è la restrizione calorica, ma la necessità di impostare una dieta basata sul fabbisogno nutrizionale quotidiano del soggetto in questione. Quindi di che tipo di chetogenica parliamo? Sicuramente per questo target di persone si rende necessaria una dieta chetogenica più alta in grassi con un contenuto normoproteico e chiaramente con un contenuto di carboidrati basso per far sì che ci sia la produzione di corpi chetonici.

Quali sono i benefici dell’abbinare una chetogenica quando si fa attività fisica?

Gli studi sulla chetogenica nello sport sono molteplici, molti arrivano dal Professor Paoli. Quel che sappiamo è che il beneficio di una dieta chetogenica dipende anche dalla tipologia di attività fisica che lo sportivo fa. Non può essere adattata proprio a tutti perché gli studi ci dicono che oggettivamente con una dieta chetogenica non c’è un miglioramento importante della performance, ma a cosa può servire allora? Diciamo che può essere utile nella ricomposizione corporea. Per esempio facciamo riferimento a tutti quelli sport individuali in cui ci sono delle categorie di peso, qui può essere utile come strategia per il miglioramento della massa muscolare sulla percentuale di tessuto adiposo. Una ultima review molto interessante ha messo in evidenza come la chetogenica abbia un effetto anti infiammatorio molto importante e potrebbe essere utilizzata ad esempio nei post infortuni per la ripresa. 

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La dieta chetogenica deve essere vista non come una strategia nutrizionale finalizzata a migliorare la performance, però può essere una modalità importante con altre tipologie di focus. 

In generale quali sono le attività sportive agonistiche che beneficiano della chetogenica e perché? Abbiamo delle indicazioni, dei risultati?

Si, faccio riferimento alla mia pratica clinica. Mi occupo di una squadra giovanile di volley. Mi è capitato di usare su alcune atlete una dieta chetogenica perché erano delle atlete con una policistosi ovarica, c’erano una seria di fattori che mi hanno fatto propendere, a seguito di visite endocrinologiche e ginecologiche, verso questa strada che ha consentito alle atlete in questione di avere un ottimo mantenimento del peso. Ad esempio la pallavolo è uno sport aerobico e anaerobico alternato in cui, anche in base al ruolo, ci sono una serie di salti nello stesso allenamento estremamente importanti quindi il peso corporeo dell’atleta è fondamentale da gestire. Ad esempio potrebbe essere utile anche per patologie enocrinologiche come la policistosi ovarica. 

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