La relazione tra la dieta chetogenica (KD) e i disturbi neurologici è al centro di un crescente interesse scientifico. Uno studio pubblicato su BMC si è concentrata sull’effetto della KD sul microbiota intestinale e il suo potenziale come meccanismo per migliorare le malattie neurologiche.

Lo studio ha coinvolto una ricerca completa su vari database elettronici per raccogliere informazioni fino a dicembre 2022. I criteri di inclusione includevano studi che esaminavano i cambiamenti nel microbiota intestinale dopo il consumo di KD in pazienti con disturbi neurologici. La valutazione della qualità degli studi è stata fatta utilizzando diversi strumenti, come la scala di valutazione della qualità di Newcastle-Ottawa per gli studi di coorte e lo strumento Cochrane Collaboration per gli studi clinici.

L’implementazione della KD può produrre chetoni (KB) che hanno dimostrato effetti neuroprotettivi. Questi includono la riduzione dello stress ossidativo, il supporto dei livelli di energia per le cellule del sistema nervoso centrale e la regolazione dell’attività infiammatoria. Gli studi suggeriscono che i KB possano contrastare lo stress ossidativo e proteggere il sistema nervoso da danni.

Impatto della KD sul microbiota intestinale e il sistema nervoso centrale

Studi recenti hanno evidenziato complesse interazioni tra il microbiota intestinale (GM) e il sistema nervoso centrale (SNC). Il GM può influenzare lo sviluppo e l’equilibrio del SNC attraverso diversi percorsi, mentre il SNC, a sua volta, può influenzare il GM tramite risposte endocrine e stress. La modulazione della composizione del GM potrebbe influenzare la concentrazione di neurotrasmettitori, influenzando indirettamente il SNC. L’analisi degli studi ha rivelato cambiamenti significativi nella composizione del GM dopo l’uso della KD. Questi cambiamenti sono stati associati a una riduzione delle convulsioni e all’ottimizzazione della salute neurologica. Tuttavia, la mancanza di coerenza nei risultati tra diversi studi e le limitazioni nell’eterogeneità dei disegni di studio hanno reso difficile una meta-analisi conclusiva.

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La KD ha mostrato di influenzare la composizione dei metaboliti derivati dal GM. La diminuzione di alcuni acidi grassi a catena corta fecali e l’aumento dei corpi chetonici sono stati osservati in diversi studi. Questi cambiamenti sembrano correlati al miglioramento dei sintomi neurologici.

Conclusioni e prospettive future

La KD emerge come un’opzione terapeutica potenziale per le malattie neurologiche, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i suoi meccanismi d’azione e per superare le limitazioni attuali. Gli studi futuri devono affrontare la necessità di campioni più ampi, periodi di trattamento più lunghi e confronti con gruppi di controllo per ottenere risultati più definitivi e consolidati.

In conclusione, la KD sembra avere effetti positivi sulla composizione del microbiota intestinale e sui metaboliti, suggerendo un ruolo potenziale nel trattamento delle malattie neurologiche. Tuttavia, ulteriori indagini sono cruciali per confermare e comprendere appieno questi effetti.