Agli inizi di marzo di quest’anno è stata pubblicata su PubMed una importante review tutta italiana sul rapporto tra dieta chetogenica e sindrome dell’ovaio policistico.
Il lavoro firmato Luigi Barrea, Ludovica Verde, Elisabetta Camajani,, Simona Cenea,, Evelyn Frias-Toral, Dilusha Lamabadusuria, Florencia Ceriani, Silvia Savastano, Annamaria Colao e Giovanna Muscogiuri nasce con l’obiettivo di valutare le prove scientifiche a sostegno della dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) nel trattamento della PCOS e dei disturbi metabolici ad essa associati.
La VLCKD sta rapidamente mostrando benefici promettenti non solo nell’obesità ma anche nel trattamento di altre malattie metaboliche come la Pcos che è una disfunzione endocrina associata a una miriade di disturbi metabolici e ad un alto tasso di infertilità.
I dati preliminari della review hanno suggerito miglioramenti significativi del peso e della composizione corporea, del profilo metabolico e dell’insulino-resistenza in seguito a VLCKD. Tuttavia, le prove sono ancora scarse e devono essere più comprovate. È stato dimostrato che la riduzione del peso nelle donne con PCOS migliora gli squilibri metabolici e la composizione corporea, ma non c’è consenso sul modello dietetico ideale o sulla composizione dei macronutrienti.
Dieta Mediterranea per dimagrire? Con la chetogenica è più facile.
Ci sono alcune prove a sostegno del possibile ruolo della dieta mediterranea nel migliorare l’infertilità (insieme ad altri ben noti benefici metabolici) nelle donne con PCOS.
Da notare che la VLCKD potrebbe essere considerata un potenziale intervento per il trattamento a breve termine della PCOS, ma deve essere prescritta e attentamente guidata da professionisti.