Gli integratori alimentari, spesso etichettati come alimenti funzionali, stanno diventando sempre più riconosciuti per il loro ruolo potenziale nel trattamento dell’obesità, specialmente all’interno delle diete chetogeniche che limitano severamente l’assunzione di carboidrati, affidandosi agli integratori per bilanciare le carenze nutrizionali. La comunità scientifica, inclusa la ricerca farmacologica, sta incrementando l’attenzione verso i principi attivi naturali e le loro combinazioni, che possono supportare efficacemente i pazienti in terapie dietetiche mirate.

Il Professor Arrigo Cicero, a capo della Società Italiana Nutraceutica (SINUT), anticipa che il futuro nella lotta all’obesità potrebbe essere orientato verso strategie terapeutiche dietetiche e comportamentali piuttosto che farmacologiche. Questa visione sottolinea l’importanza di integratori e nutraceutici che, oltre a supportare il trattamento dell’obesità, possono influenzare positivamente altri aspetti come la prevenzione della sarcopenia, la riduzione dell’insulino-resistenza e le variazioni di tono dell’umore associate alle diete.

Integratori alimentari e obesità

Integratori Alimentari e Obesità

Cicero, che vanta una lunga esperienza presso l’Università di Bologna, rimarca che gli integratori non sono una soluzione universale e devono essere somministrati da professionisti qualificati. La sfida maggiore risiede nel dosaggio: molti prodotti in commercio sono dosati in maniera non ottimale, rendendoli praticamente inefficaci.

Le strategie dietetiche comportamentali mirano a ottimizzare l’apporto calorico in relazione al metabolismo basale e ai consumi effettivi del paziente, enfatizzando la necessità di una perdita di peso iniziale seguita da un adattamento a un regime alimentare equilibrato. La novità è l’accento posto sullo sviluppo di protocolli dietetici a basso contenuto calorico ma ricchi di proteine, a discapito dei carboidrati, i quali possono offrire benefici significativi nella gestione di pazienti che non rispondono alle diete standard.

Secondo Cicero, la distinzione dagli approcci passati è l’utilizzo di conoscenze scientifiche avanzate e l’impiego di prodotti altamente standardizzati per garantire un apporto specifico di aminoacidi, segnando un progresso rispetto alla prescrizione empirica. La ricerca ora si concentra maggiormente su principi attivi di derivazione naturale e le loro efficaci combinazioni.

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In conclusione, la Nutraceutica rappresenta un supporto fondamentale per chi si impegna in un percorso di modifica delle proprie abitudini alimentari e comportamentali, offrendo interventi più sicuri e meno invasivi sui meccanismi dell’appetito e del metabolismo, delineando un futuro promettente per il trattamento dell’obesità.