In Messico, un nuovo e fondamentale passo per la tutela della salute pubblica è stato compiuto il 20 settembre, con l’entrata in vigore di una legge pionieristica che bandisce i grassi trans. Questa normativa rivoluzionaria proibisce categoricamente che alimenti, bevande, oli e grassi commestibili contengano qualsiasi traccia di grassi trans. Questi dannosi acidi grassi, prevalentemente presenti in prodotti alimentari altamente trasformati come snack, cibi fritti, prodotti da forno, margarina e alcune varietà di oli vegetali, sono noti per aumentare i livelli di colesterolo nel sangue e aumentare il rischio di malattie cardiache.
Secondo le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i grassi trans contribuiscono alla perdita di vite di oltre 13.000 cittadini messicani ogni anno e sono responsabili di quasi mezzo milione di decessi in tutto il mondo. Pertanto, non c’è dubbio che questa legislazione rappresenti una svolta significativa nella promozione del benessere della popolazione.
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La portata della legge è estremamente ampia e coinvolge una vasta gamma di prodotti alimentari che vanno dai classici come patatine fritte, biscotti, torte, gelati, ciambelle, pollo fritto, pizze surgelate, popcorn al microonde e snack salati, fino a salse e grassi vegetali . Sorprendentemente, anche alcune bevande, tra cui caffè e tè con panna, succhi artificiali, cocktail analcolici con panna, latte ad alto contenuto di grassi e bevande a base di gelato, sono soggette a questa rigorosa normativa.
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Nonostante questa iniziativa affrontare il problema dell’obesità richiede più ampia azione, come promuovere l’esercizio fisico, una dieta equilibrata e l’educazione alimentare. Le politiche di etichettatura e la restrizione della pubblicità di prodotti poco salutari sono importanti, ma devono essere integrate da campagne educative e alternative sane per affrontare il problema in modo completo.