Cucina Lineare Metabolica.
Vivere a lungo, vivere bene e sconfiggere la fame nel mondo?
La Cucina Lineare Metabolica e le sfide globali per la longevità e il benessere degli esseri umani.
Vivere a lungo, vivere bene. Ma come fare a conservare la salute, a non ammalarsi, a prevenire?
Le cure alle malattie che tormentano il genere umano in età avanzata è una delle frontiere della medicina moderna.
Tuttavia curare una malattia quando si è manifestata non è il modo migliore di preservare la salute di una persona, soprattutto se quella malattia si chiama Diabete o è una malattia cardiocircolatoria. In quel caso i danni per l’organismo sarebbero elevatissimi e la longevità del paziente sarebbe compromessa.
Sì, longevità, perché è di questo che stiamo parlando.
Da qui il ricorso sempre più importante e necessario ai medici nutrizionisti e ai dietologi, i quali possono correggere uno stile di vita dannoso che quasi sicuramente condurrà alla malattia.
Perché la prevenzione migliore è proprio accorgersi che le nostre abitudini stanno compromettendo la nostra salute.
Ma di tutto quello che il nutrizionista prescrive per la nostra alimentazione, quanto effettivamente raggiunge il nostro corpo?
Mi spiego, quanto influisce la trasformazione del cibo nella composizione dei micro e macro nutrienti, nella presenza di questa o quella proteina?
Da questo quesito nel 2012 è nata la Cucina Lineare Metabolica, un quesito che ha coinvolto il dottor Claudio Macca, medico nutrizionista, e di Luca Barbieri, Chef specializzato in nutrizione.
Un piacere del cibo e del gusto che passa evidentemente dalla Cucina e dal saper cucinare, trasformando bene gli alimenti e avendo cura anche di mescolarli, sfruttandone le proprietà per prevenire le malattie. Cucinando cioè in senso nutraceutico.
Logica conseguenza di questi assunti è che il cibo non è solo uno strumento di sviluppo di massa, da produrre come una merce e da trattare come tale. Il cibo una variabile determinante per preservare la salute, ed è importante che il cibo sano sia accessibile anche a fasce e ceti sociali con reddito ridotto.
Per questo l’approccio scientifico della Cucina Lineare Metabolica ha interessato i produttori di cibo in tutto il mondo, che si sono confrontati sulla trasformazione del cibo e l’integrazione di nutrienti che contribuiscano al bilancio di salute di un individuo.
L’integrazione tra settori produttivi agroalimentari e la Cucina Lineare Metabolica non può che condurre ad un approccio nutraceutico nella trasformazione di alimenti migliori, fortificati con vitamine, amminoacidi e quant’altro possa servire la prevenzione di malattie. Come succede con la vitamina D, l’acido folico, da integrare durante la gravidanza per prevenire la sfida bifida nel feto.
La sfida è globale. Soprattutto se si applicano i principi della cucina lineare metabolica ai problemi di sovrappopolazione e di sfruttamento delle risorse naturali per alimentare la popolazione mondiale.
L’integrazione di amminoacidi essenziali di origine naturale o sintetica all’interno di alimenti comuni, come la pasta o il pane, potrà essere in grado di sostituire intere classi di alimenti, aprendo milioni di ettari alla coltivazione e togliendoli agli allevamenti, a riequilibrare l’alimentazione di miliardi di persone.