Al G8 delle Diete Chetogeniche, Prof. Calogero: “Negli ultimi anni si è visto che le aree con forte presenza di obesità presentano anche importanti problemi di infertilità ”
Qual è la relazione tra l’infertilità di coppia e l’alimentazione? A rispondere c’è Aldo E. Calogero (Professore ordinario di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Catania, Direttore della UOC di Endocrinologia, Malattie del Ricambio e della Nutrizione, AOU Policlinico “G.Rodolico – San Marco”, Università degli Studi di Catania) relatore che assieme al discussant Carlo Foresta, Professore ordinario di Endocrinologia, Università degli Studi di Padova, Direttore UOC di Andrologia e Medicina della Riproduzione, Centro di Crioconservazione dei gameti Maschili, Padova, si è occupato durante la prima giornata del G8 delle Diete Chetogeniche al tema dell’infertilità.).
Obesità e Infertilità, dice Calogero:
I dati scientifici ci dicono che la questione alimentazione ha a che fare con la funzione riproduttiva perchè vi è un importante fattore che grava sull’infertilità ed è rappresentato dall’eccesso di peso corporeo.
Controllare il peso è un must necessario per una buona capacità riproduttiva e alla luce del fatto che oggi per questo e tanti motivi, stili di vita extra alimentari, stress la fertilità negli esseri umani è in difficoltà. In tal senso una dieta chetogenica VLCKD favorendo una rapida perdita di peso può giocare anche ad un alto fattore sociale che ha a che fare con il fatto che si fanno figli in un’età più avanzata rispetto a decenni fa. Una donna un pò avanti con gli anni non può impiegare due anni per perdere peso e tornare al peso forma. E’ necessaria una strategia tempestiva quale quella delle VLCKD.
Ricordiamo che la relazione del Prof Calogero si è svolta nell’ambito del G8 delle Diete Chetogeniche. La dieta chetogenica rappresenta una vera e propria terapia, utilizzata in diverse aree della medicina: dal trattamento del diabete tipo 2 e dell’obesità, a quello della Sindrome dell’Ovaio policistico, dell’epilessia farmaco-resistente, ma anche per l’emicrania, per il Morbo di Parkinson, per il Morbo di Alzheimer, per la sclerosi laterale amiotrofica, per i traumi cranici, come coadiuvante della terapia di alcuni tumori e oltre che per contrastare molte patologie su base infiammatoria, finanche nello scompenso cardiaco. Gli studi scientifici che sono stati pubblicati negli ultimi anni hanno mostrato che i corpi chetonici possono essere considerati dei veri e propri farmaci antinfiammatori e antiossidanti. Da qui la necessità di fare un refresh scientifico su un tema sempre più vasto e capillare in medicina. Da qui l’esigenza di un confronto ad altissimo livello tra gli specialisti che in attivo hanno importanti pubblicazioni in ambito medico-scientifico proprio sulla dieta chetogenica. Così nasce l’idea di un G8 delle diete chetogeniche.
L’evento si è svolto grazie al contributo NON condizionante di New Penta, azienda leader nella gestione del peso ad opera del Clinico. L’azienda lavora costantemente alla promozione di iniziative di carattere scientifico finalizzate all’approfondimento e alla conoscenza della dieta chetogenica nel mondo della nutrizione specialistica.
Patrocini: ADI, SIE, SISDCA, SIO, SINut