State pensando di provare la Whole30 per rimettervi in forma? Oppure state pensando a una dieta antinfiammatoria, al digiuno intermittente, alla dieta chetogenica? Leggete questo prima.

Saltare i pasti è una cattiva idea o un’arma segreta per perdere peso? Dovresti mangiare pochi grassi, oppure dovresti mangiarne molti? Dovresti mangiare cibi con meno zuccheri o dovresti eliminarli completamente? I pasti sostitutivi servono durante una dieta o no?

Con questa offerta – spesso contraddittoria – di diete per perdere peso, può essere difficile individuare da soli un piano salutare per tornare al proprio peso forma e che soprattutto funzioni con il tuo organismo. Cerchiamo di capirne di più analizzando le diete più popolari sul web con l’aiuto dei nostri esperti dell’accademia della dieta.

Dieta Chetogenica VLCKD

Come funziona: A differenza delle diete chetogeniche che girano in rete, questa dieta ha bisogno di un professionista della nutrizione che affianchi la persona che comincia questo percorso. Consiste nell’assumere dai 25 ai 50 grammi di carboidrati al giorno, compensando il resto con una dieta normoproteica e normolipidica, quindi senza eccessi, ma con l’aiuto di pasti sostitutivi per integrare i micronutrienti e mantenere l’equilibrio corporeo. Nelle fasi iniziali si assumono pochissime calorie, 500-600 al giorno, per poi tornare gradualmente a una dieta mediterranea bilanciata.

Cosa promette: Cambiare il tuo stile di vita, per sempre. Alcuni la chiamano “l’ultima dieta”, perché dopo di questa, teoricamente, si possono abbandonare tutte le altre, visto che promette di abbattere i chili di troppo, di demolire la fame e di cambiare radicalmente lo stile di vita del paziente.

I lati positivi: Grazie allo sfruttamento di un meccanismo del nostro corpo, la Chetosi, questa dieta attacca chirurgicamente i grassi presenti nel tuo corpo, da quelli della pelle a, soprattutto, i grassi viscerali. Siccome è sostanzialmente una dieta che elimina completamente i carboidrati, ha un eccellente effetto sul livello di glicemia e promette anche benefici mentali, come un umore migliore, e un appetito diminuito. 

I lati negativi: Non è una dieta semplice, anzi deve essere presa come una vera e propria terapia farmacologica. Non è consigliato farla da soli, a casa, o con il “consiglio della rete” ma è necessario farsi seguire da un esperto. I pasti sostitutivi sono fondamentali per il benessere psicofisico, ma sono prodotti solo da alcune aziende specializzate e sono acquistabili solo tramite ricetta medica.

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Whole30

Come funziona: Per 30 giorni niente zucchero, alcool, cereali, legumi, latticini e dolci in generale. Cosa resta sul menu? Quantità moderate di carne, pesce e uova, si può fare il pieno di verdura, poca frutta e grassi naturali come noci e avocado. Erbe aromatiche e condimenti sono consentiti. Assomiglia a una challenge di tik tok.

Cosa promette: Un riavvio generale delle tue abitudini alimentari e dell’appetito, in più i creatori di questa dieta sostengono che eliminare questi tipi di cibi può aiutare a superare una serie di disturbi legati al cibo, come problemi alla pelle, problemi digestivi, stanchezza e dolore cronici.

I lati positivi: Non c’è dubbio che la dieta Whole30 sia rigida e tosta, ma per alcune persone una lista di regole su cosa puoi e non puoi mangiare rende più semplice non sgarrare (almeno per 30 giorni). In più la popolarità crescente di questo regime dietetico rende più semplice trovare online ricette e piatti. Inoltre tagliare snack e spuntini con cibi pieni di carboidrati complessi come patatine e cracker è parte del piano.

I lati negativi: Sebbene internet sia pieno di casi di successo – internet è sempre pieno di casi di successo – non esiste alcuna evidenza scientifica sui benefici per la salute di questo piano, in particolare nel lungo periodo. La maggior parte delle persone ritornano alle loro – cattive – abitudini dopo aver completato la challenge. 

La Dieta Antinfiammatoria

Come funziona: Mentre non c’è una singola, precisa dieta antinfiammatoria, l’approccio generale di questo tipo di diete è fare il pieno di cibo fresco e sano, con un sacco di verdure e frutta colorata, cereali integrali, pesce e the (al posto del caffè) e anche cioccolato fondente e vino rosso. Fast Food? Mai più.

Cosa promette: Mangiare cibo non processato e frutta e verdura fresca può combattere l’infiammazione cronica, lo stress ambientale e le tossine. In cambio la promessa è abbassare il rischio di problemi cardiaci, cancro e malattia di Alzheimer.

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I Lati positivi: Frutta fresca e vegetali? Ok. Cereali integrali? Ok. Grassi Omega 3 sani? Ok. Cioccolato e vino? Super ok.

I Lati negativi: Imparare a preparare pietanze vegetariane può essere complicato, soprattutto per chi ha poco tempo. Inoltre è necessario, se si mangia fuori a pranzo, portarsi da casa la “schiscetta” per evitare di infrangere la dieta nelle tavole calde o nella mensa aziendale. 

Il digiuno intermittente

Come funziona: Ci sono due approcci al digiuno intermittente: il primo è quello di mangiare molto poco durante certi giorni e mangiare normalmente il resto del tempo; l’altro è quello di mangiare solamente durante certi orari, saltando i pasti il resto del giorno.

Cosa promette: Anche durante i periodi di “alimentazione libera”, i digiunatori tendono a mangiare meno calorie in generale, perdendo quindi peso. In aggiunta, molti ritengono che privare intenzionalmente le proprie cellule di calorie potrebbe rallentare la progressione di alcune malattie legate all’età.

I lati positivi: Alcune persone trovano più semplice avere una volontà di ferro per una parte della giornata rispetto al moderarsi nel cibo sempre. Molti studi hanno rilevato che i digiunatori hanno un minore livello di zuccheri nel sangue, una minore pressione sanguigna e livelli di colesterolo più bassi.

I lati negativi: Non ci sono studi scientifici che chiariscano gli effetti a lungo termine sugli esseri umani.

La dieta mediterranea

Come funziona: la dieta mediterranea si caratterizza per l’abbondanza di cibi coltivati (verdura, frutta, cereali e grano integrale, noci e legumi), olio extravergine d’oliva come principale fonte di grassi, pesce e pollame consumati in quantità medio-basse, basso consumo di carne rossa e un moderato consumo di vino associato ai pasti

Cosa promette: previene la comparsa di diabete in individui con molteplici fattori di rischio e ritarda il ricorso al primo farmaco per la terapia del diabete in chi è all’inizio della propria storia clinica. Infine, nelle persone con diabete migliora il controllo dell’iperglicemia, riduce il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare e di disfunzioni sessuali, sia nell’uomo che nella donna; una maggiore aderenza alla Dieta Mediterranea riduce del 10% il rischio di mortalità per cancro, del 9% il rischio di mortalità da tutte le cause e aumenta del 46% la probabilità di invecchiare in buona salute.

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I lati positivi: E’ una dieta facile da seguire, molto varia e “sostenibile” perché si basa sulla stagionalità dei prodotti, la loro freschezza e la biodiversità.

I lati negativi: Non è una vera e propria dieta, ma un regime alimentare.

E quindi?

Non esiste un modello di dieta universale e la dieta stessa è un momento stressante per l’organismo. La dieta deve essere intesa come uno strumento per “guarire” e non come un percorso da ripetere all’infinito, tantomeno un approccio da conservare nel lungo periodo.

In questo senso, la dieta mediterranea, più che rappresentare una “dieta”, cioè una riduzione di calorie con lo scopo di perdere peso, è più un “punto di arrivo” di un percorso di ridefinizione e cambiamento del proprio stile di vita.

“Quando 10 anni fa ho conosciuto questa opzione terapeutica – spiega il professor Giovanni Spera – poche persone credevano che si trattasse di un sistema che fa parte del patrimonio metabolico di ognuno di noi. In pochi ritenevano che l’uso di sorgenti alternative al glucosio, in particolare i depositi di grassi, potesse generare tutta una serie di processi benefici per l’organismo. Gli studi sulla dieta chetogenica erano pochi. Oggi grazie a tante valide ricerche sappiamo che la chetosi è uno strumento potentissimo per affrontare problemi importanti come diabete e obesità. Altresì sappiamo che indurre la chetosi autonomamente è sbagliato. La dieta chetogenica non può essere una moda o frutto di improvvisazioni. I suoi spin off intervengono in tutti gli ambiti della salute umana ed è necessario che vengano regolamentati.