Le proteine hanno un ruolo molto importante in una dieta chetogenica, ma non sono così importanti. Ci sono molti falsi miti intorno alla dieta chetogenica.

Altro punto da chiarire, non è vero che esiste sono UNA dieta chetogenica. Le diete chetogeniche sono tante. Esistono diete chetogeniche adatte a ogni organismo e utili per molti scopi diversi, ma hanno tutte due caratteristiche in comune: la prima è che c’è sempre bisogno di un esperto della nutrizione che segua il percorso dietologico, la seconda è che tutte le diete chetogeniche cominciano con una riduzione drastica dei carboidrati.

La riduzione dell’apporto calorico è concentrata sui carboidrati, una tipologia specifica di macronutrienti con lo scopo di indurre la chetosi, un meccanismo naturale che porta il nostro corpo a bruciare prevalentemente i grassi viscerali e sottocutanei per trasformarli in chetoni, un combustibile alternativo per il nostro corpo.

La termogenesi dopo il pasto. Proteine e dieta chetogenica

Dopo l’ingestione di un pasto (il cosiddetto periodo post-prandiale) la spesa energetica è più alta per un periodo di circa 4-8 ore, e l’attività metabolica può arrivare ad elevarsi fino al 40%.

E’ in quel momento che comincia la termogenesi post prandiale, che consiste in un momento in cui il nostro organismo è impegnato nell’attività di digestione e consuma molto calore (aumenta la temperatura del fiato e dei muscoli) e quindi consuma calorie.

Lo stimolo termogenico maggiore è provocato dalle proteine e dagli amminoacidi a causa del dispendioso processo (in termini di calorie da parte dell’organismo) di smaltimento degli atomi di azoto potenzialmente dannosi, mentre stimoli inferiori sono dati dai carboidrati e soprattutto dai lipidi.

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Digerire le Proteine sazia di più

La termogenesi indotta dalle proteine della dieta mostra i più pronunciati effetti sazianti, in tal modo sottintendendo che, caloria per caloria, da una dieta con elevato contenuto proteico ci si dovrebbero attendere vantaggi sul controllo dell’appetito e la conseguente riduzione dell’apporto energetico. Quando applicati a un programma di calo ponderale, questi concetti supportano l’idea che una dieta ad elevato contenuto proteico dovrebbe accentuare l’effetto di riduzione sul peso di un trattamento dell’obesità basato sulla dieta.  

Proteine e Dieta Chetogenica VLCKD.

La dieta chetogenica VLCKD è una dieta a basso contenuto di carboidrati che mira a indurre lo stato di chetosi nel corpo. La chetosi è un processo metabolico in cui il corpo brucia grassi invece di carboidrati per produrre energia. Questo stato può essere raggiunto attraverso una dieta molto bassa in carboidrati, normoproteica e normolipidica. In questo modo, il corpo entra in uno stato di chetosi, in cui i corpi chetonici vengono utilizzati come fonte di energia per il corpo. Questa dieta è utilizzata anche per la gestione di patologie come il diabete di tipo 2 e l’obesità.

Una dieta chetogenica classica presenta un’alta percentuale di grassi, una dieta VLCKD invece ne contiene pochi. Quando si è in chetosi l’organismo usa i grassi (li trasforma in chetoni) per produrre energia. In primis brucerà i grassi provenienti dall’alimentazione e poi dalle riserve di grasso accumulate nel corpo. Per tale motivo se la dieta chetogenica sarà con un quantitativo di grassi molto basso, permetterà all’organismo di bruciare direttamente le scorte di grasso accumulate.

La Dieta Chetogenica VLCKD sono

  • NORMOPROTEICA caratterizzata dal consumo di alimenti proteici magri e di integrazione proteico-aminoacidica derivante dalle proteine del siero del latte o da fonti vegetali, o attraverso alimenti funzionali;
  • ipoglucidica derivante da alcuni tipi di verdure selezionate a basso indice glicemico;
  • ipolipidica proveniente da olio extravergine di olivaolio di cocco oppure olio MCT.
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Attenzione però a non considerare la Dieta Chetogenica VLCKD come una dieta fai da te. Si tratta di una vera e propria terapia dietologica e come tale va seguita con la supervisione di un esperto della nutrizione.