Nel mondo delle diete lampo, la dieta del riso continua ad attirare attenzione. Promette una perdita di peso rapida — fino a 4 chili in 7 giorni — grazie a un’alimentazione ipocalorica, disintossicante e basata su un unico cereale: il riso. Ma funziona davvero? E soprattutto: è sicura?

Abbiamo ricostruito lo schema più diffuso della dieta del riso e analizzato pro e contro con l’aiuto di fonti attendibili nel campo della nutrizione clinica.


🧠 Le origini: da piano medico a dieta detox

La dieta del riso nasce negli anni ’30 negli Stati Uniti come protocollo medico per pazienti ipertesi o con disturbi renali. Si trattava di un regime povero di sodio, proteine e grassi, utile per ridurre la ritenzione idrica e alleggerire il carico metabolico.

Nel tempo, questo schema si è trasformato in una dieta dimagrante rapida. Oggi circolano versioni da 3, 7 o 9 giorni, spesso associate a effetti detox, riduzione della pancia gonfia e miglioramento della digestione. Ma la perdita di peso — quando avviene — è in gran parte perdita di liquidi e massa magra, non di grasso.


📋 Come funziona la dieta del riso?

La versione più comune prevede due fasi:

  • Fase 1 (3 giorni): dieta ipocalorica mono-alimento a base di riso e verdure bollite. Obiettivo: disintossicare.
  • Fase 2 (4 giorni): reintroduzione di frutta, legumi, latticini magri, con un apporto calorico leggermente più alto.

Tutte le versioni escludono:

  • Sale, zucchero, alcol, cibi trasformati
  • Pane, pasta, carne rossa, fritti

Il riso scelto è quasi sempre integrale o basmati, per il basso indice glicemico. La cottura deve essere senza condimenti, con aggiunta minima di olio extravergine d’oliva a crudo.


📊 Esempio di dieta del riso – 7 giorni

⚠️ Questo schema ha solo finalità divulgativa. Non è adatto a tutti e non va seguito senza supervisione medica, soprattutto in caso di patologie, gravidanza o disturbi alimentari.

Fase 1: Detox (Giorni 1–3)

Circa 800–1000 kcal/giorno

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Colazione
– Riso integrale (50 g) bollito + mela a fette + cannella
– Tisana drenante (senza zucchero)

Spuntino
– 1 kiwi o una pera

Pranzo
– Riso integrale (70 g) + zucchine e carote bollite
– Olio EVO (1 cucchiaino a crudo)

Merenda
– Tè verde o infuso non zuccherato
– 1 frutto

Cena
– Riso (50 g) + broccoli o cavolfiore al vapore
– Olio EVO (1 cucchiaino)

Fase 2: Transizione (Giorni 4–7)

Circa 1200–1300 kcal/giorno

Colazione
– Riso dolce (60 g) con latte vegetale senza zucchero + banana piccola
– 1 cucchiaino di semi di lino

Spuntino
– Yogurt magro (100 g) o yogurt di soia naturale
– 1 mandorla

Pranzo
– Riso integrale (70 g) con lenticchie, zucchine e prezzemolo
– 1 cucchiaino d’olio EVO

Merenda
– Frullato leggero con acqua, fragole e limone

Cena
– Riso (60 g) con ricotta magra o tofu + verdure saltate in padella (senza sale)


✅ Benefici dichiarati (e reali)

Chi segue correttamente la dieta del riso per una settimana può ottenere:

  • Riduzione della ritenzione idrica
  • Minor gonfiore addominale
  • Perdita di peso temporanea (soprattutto liquidi)
  • Maggiore consapevolezza alimentare (dopo un reset calorico)

Tuttavia, non si tratta di una soluzione a lungo termine. I chili persi tendono a ritornare rapidamente se non si adotta uno stile di vita equilibrato dopo la dieta.


⚠️ Controindicazioni e limiti

Secondo la Fondazione Veronesi e la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), le diete monotematiche:

  • Sono squilibrate sul piano proteico e lipidico
  • Possono provocare stanchezza, fame nervosa, irritabilità
  • Comportano rischi per chi ha patologie metaboliche o renali

Inoltre, se prolungate oltre 7 giorni, possono portare a carenze di ferro, vitamina B12, acidi grassi essenziali.


👩‍⚕️ Cosa dicono i nutrizionisti

“Il riso è un ottimo alimento, ma da solo non basta. Le diete monotematiche possono funzionare sul breve termine, ma non educano al mantenimento del peso. Vanno usate — se mai — come strumenti di partenza per un percorso guidato”, spiega la dietista clinica Chiara Ferrario (fonte: Il Giornale della Salute, marzo 2024).

Anche il Ministero della Salute raccomanda di non seguire diete drastiche senza supervisione, e di privilegiare modelli alimentari bilanciati come la dieta mediterranea.

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🔎 Varianti della dieta del riso

Per rendere questo approccio più sostenibile, alcune versioni moderne adattano la dieta del riso a principi vegani o mediterranei, mantenendo l’obiettivo di perdita peso ma con un miglior profilo nutrizionale.


🌱 Variante vegana della dieta del riso

Nella versione vegana, si mantiene il riso come base principale, ma si introducono:

  • Tofu e tempeh per le proteine
  • Legumi decorticati, facilmente digeribili
  • Latte vegetale senza zuccheri aggiunti
  • Verdure cotte e crude ad alta densità di micronutrienti
  • Semi oleosi in piccole dosi (chia, lino, zucca)

📋 Esempio – Cena tipo:
– Riso integrale con tofu marinato e cavolo cinese saltato, olio di sesamo e lime
– Insalata con finocchi, carote e semi di canapa

✅ Vantaggi: completamente vegetale, più fibre, più varietà
⚠️ Attenzione: controllare l’apporto di vitamina B12 e ferro (meglio se supervisionati da un professionista)


🍅 Variante mediterranea della dieta del riso

Nella versione mediterranea, si mantiene il riso come protagonista ma si integrano:

  • Verdure di stagione (crude o cotte)
  • Pesce bianco o azzurro (in versioni più flessibili)
  • Olio EVO, erbe aromatiche, limone
  • Frutta fresca in porzioni controllate
  • Latticini magri in quantità moderate

📋 Esempio – Pranzo tipo:
– Insalata di riso integrale con pomodorini, cetrioli, olive nere, feta light, basilico
– 1 albicocca

✅ Vantaggi: profilo nutrizionale completo, sapori familiari
⚠️ Rischio: allontanarsi dal regime ipocalorico se non si controllano le quantità


🧭 Conclusione: uno strumento, non una soluzione

La dieta del riso può rappresentare un punto di partenza temporaneo, utile per “sgonfiarsi” o ritrovare una routine dopo un periodo di disordine alimentare. Ma non può — né deve — sostituire un piano alimentare personalizzato, completo e duraturo.

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Chi sceglie di provarla dovrebbe farlo con obiettivi chiari, per un tempo limitato, e con la guida di un professionista della nutrizione.


📚 Fonti utilizzate

  • SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana
  • Fondazione Veronesi, “Diete disintossicanti: cosa c’è di vero?”
  • Il Giornale della Salute, marzo 2024 – Intervista alla dietista Chiara Ferrario
  • Linee guida CREA 2023
  • Position Paper EFSA sull’uso delle diete monotematiche (2022)
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