Dieta Chetogenica, facciamo ordine nella grande confusione che regna online.

“Attenzione quindi, perché quando si parla di dieta chetogenica la confusione, in rete, è sempre in agguato” – il Professor Giovanni Spera, direttore editoriale dell’Accademia della Dieta, con questa intervista cerca di fare chiarezza, soprattutto terminologica, sulla dieta chetogenica e sulle tante inesattezze che circolano in rete.

Le parole giuste della dieta chetogenica sono parole importanti, che è giusto specificare, anche perché sono l’unico strumento per trasmettere i pensieri, le realtà scientifiche, i ragionamenti.

A maggior ragione, se le parole sono giuste, possono dividere l’attualità scientifica dalle bufale e dalle fake news.

Attraverso questo magazine raccontiamo il presente della dieta chetogenica e lo raccontiamo affrontando tematiche legate a un tipo specifico di dieta chetogenica, ovvero la VLCKD. Online però si trovano migliaia di pagine e documenti che confondono le idee ai lettori e concorrono ad allontanarli da una terapia dietologica che ha dei risultati eccezionali e sulla quale le evidenze scientifiche si stanno accumulando in modo inesorabile.

Con questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza nella selva di termini, con l’obiettivo di chiarire almeno le parole giuste da utilizzare.

Professor Spera, quando parliamo di dieta chetogenica che parole dobbiamo usare per evitare di confondere gli utenti?

Le diete che possono essere definite chetogeniche sono molte e sono tutte quelle diete che inducono a una chetosi. Questo è il significato di Dieta Chetogenica.

E’ anche vero che esistono diete chetogeniche e diete chetogeniche. A volte molto diverse tra loro.

Ce ne sono tante, hanno in comune il fatto che l’organismo va in chetosi, ma la chetosi può accompagnarsi e arrivare con varie tipologie di alimentazione.

Esistono diete chetogeniche a 2200 calorie, diete chetogeniche iperlipidiche, diete chetogeniche iperproteiche e diete chetogeniche VLCKD in funzione del tipo di patologia che ha il paziente.

Esistono anche persone che fanno la chetogenica fai da te, leggendo informazioni online e arrabattandosi tra i gruppi facebook. Anche quella è una dieta chetogenica?

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Online nessuno si propone il problema e chiunque ne parli (o straparli) non ha le idee chiare. Chi legge a maggior ragione non se le chiarisce, perché trova informazioni sulle diete chetogeniche che sono parziali, quando non scorrette.

In particolare, su Internet ci si riferisce alla “dieta chetogenica” come a una dieta con alimentazione ad libitum, con molte proteine e/o molti grassi, in grado di sostituire le calorie dei carboidrati che, come noto, in questa dieta sono pressochè assenti.

Ne parlano come di una rivoluzione comportamentale, come stile di vita a tempo indeterminato.

Sono diete chetogeniche che si possono fare sia con alimenti normalmente disponibili sul mercato che con pasti sostitutivi.

In medicina questo tipo di dieta si deve affrontare con il medico, mai liberamente, perché deve essere seguita passo passo da un nutrizionista. Non esistono lavori scientifici finora che dimostrino che soggetti normali possano fare costantemente e permanentemente una dieta chetogenica.

Non sappiamo cosa può succedere a chi fa una dieta chetogenica permanente. Anche se è vero che una dieta senza carboidrati e con abbondanza di proteine e grassi è quella che l’essere umano più o meno faceva prima della scoperta dell’agricoltura e che quindi noi conserviamo come memoria genetica, è sempre bene farsi seguire da un medico specializzato per evitare di correre inevitabilmente dei rischi.

Gli esseri umani, geneticamente, sono un po’ cambiati in qualche centinaio di migliaia di anni. Noi nutrizionisti usiamo la chetosi, ma come prescrizione terapeutica eccezionale, in quanto non c’è sicurezza su ciò che può succedere a una persona in chetosi permanente.

La chetosi è qualcosa che prescinde dalle calorie e dipende esclusivamente dal mancato apporto di carboidrati/glicidi nell’alimentazione.

Esistono anche diete chetogeniche ipocaloriche però, le conosciamo bene.

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Naturalmente, se l’obiettivo è perdere peso, una dieta chetogenica deve essere anche più o meno fortemente ipocalorica. Quando è molto ipocalorica e chetogenica si parla di Very Low Calorie Ketogenic Diet, ovvero di VLCKD.

Che questo concetto non sia ovunque chiaro lo dimostra il dibattito sui media e su Internet relativo allo studio DiRECT, pubblicato su Lancet, che dimostra come diete a molto basso apporto calorico, (VLCD) ma non necessariamente chetogeniche (a molto basso apporto di carboidrati) riesce a far regredire e neutralizzare il diabete di II tipo.

Questa è una dieta proposta per lungo periodo, o addirittura a tempo indeterminato, estremamente difficile da seguire a causa della fame di cui soffrono i pazienti che non sono aiutati in tal senso dalla chetosi.

Quando ne parliamo noi, correntemente, anche in questo blog, parliamo di una dieta chetogenica che è una terapia dietetica di breve periodo, che è utile come una terapia farmacologica e che come tale va trattata: serve in una fase di riabilitazione nutrizionale e metabolica e comporta una grossa fase di perdita di peso iniziale e un ritorno a una fase di alimentazione normale.

Esiste quella che viene definita dieta chetogenica “storica”?

Mi viene chiesto molto spesso se esiste una dieta chetogenica “storica”. Sì, per “dieta chetogenica storica” si intende quella che veniva somministrata e proposta tutt’ora per curare i bambini epilettici con cui i farmaci non funzionano. Questa dieta chetogenica comporta un abbattimento dei carboidrati, ma una sufficiente quantità di proteine e grassi per sostenere la crescita fisiologica dei bambini. Questa è una dieta, a normale o elevato apporto di calorie, è comunque una dieta chetogenica..

Sì è inoltre scoperto che per alcune patologie di tipo neurologico, come l’emicrania, la chetosi funziona molto bene, perchè fa utilizzare i chetoni al cervello invece che il glucosio.

Nei substrati cellulari la chetosi comporta un reset delle cellule e questo cura molte malattie involutive cerebrali e quindi anche l’emicrania, ma ancora non ci sono risposte definitive dal punto di vista scientifico, anche se ci sono molti studi in corso.

Quindi noi di Accademia della Dieta, quando parliamo di dieta chetogenica, di cosa parliamo?

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Parliamo di VLCKD, che ha l’obiettivo di combattere diabete di tipo 2, obesità, sindrome metabolica. E’ una terapia dietetica che si applica per periodi limitati e nell’ambito di un programma dietetico personalizzato che, tramite alcune fasi con i pasti sostitutivi, ha l’obiettivo di ritornare ad una alimentazione normale, possibilmente salutistica come quella mediterranea.

Attenzione quindi, perché quando si parla di dieta chetogenica la confusione, in rete, è sempre in agguato.