Cos’è la chetosi? Quali sono i vantaggi e i punti di forza di una dieta chetogenica, ma soprattutto quali i campi di applicazione. L’abbiamo chiesto alla Dottoressa Daria Bongiovanni. Da anni impegnata nello studio e nell’applicazione dei processi legati alla nutrizione, la Bongiovanni più volte ribadisce la sua idea di “dieta”, vicina al concetto di terapia e lontana anni luce da quel mondo di improvvisazione e  “fai da te” in cui spesso inciampiamo sul web. In questa intervista la Dottoressa ci spiega i vantaggi e l’importanza che può avere una dieta chetogenica praticata sotto controllo medico.

Dottoressa Bongiovanni dall’anno scorso presso l’Ospedale Humanitas Gradenigo le è stato affidato un servizio ambulatoriale di dietologia per prendersi cura dei pazienti con obesità, sovrappeso e altre situazioni connesse con l’alimentazione.  Immagino sia importante che questo lavoro sia svolto da persone competenti, capaci di effettuare adeguate valutazioni. Nel suo lavoro e nelle sue ricerche usa spesso e volentieri la dieta chetogenica. Ci spiega di cosa si tratta e perché funziona?

La dieta chetogenica ripropone dei meccanismi metabolici fisiologici che ci hanno accompagnato per secoli nella nostra storia e che abbiamo progressivamente abbandonato con l’aumento della disponibilità alimentare. Si basa su una sostituzione di “carburante” all’interno del nostro organismo: il glucosio e tutti i carboidrati vengono rimpiazzati da una produzione controllata di corpi chetonici, sintetizzati internamente a partire dai grassi. Tali grassi posso essere “endogeni” ovvero immagazzinati in eccesso nel tessuto adiposo se in presenza di sovrappeso o obesità oppure “esogeni” ovvero assunti con gli alimenti. E’ poi previsto un apporto equilibrato di proteine in base al peso del paziente, di verdure, di vitamine e sali minerali. 

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Per rispondere alla domanda “perché funziona”? le dovrei chiedere prima “nei confronti di quale obiettivo terapeutico”? poiché ad oggi la dieta chetogenica ha moltiplicato le sue indicazioni in svariati campi della medicina: da quello metabolico e del controllo del peso/obesità a quello ginecologico, dalla neurologia all’oncologia, etc.

Da un punto di vista generale le posso dire che i corpi chetonici sono sostanze che fanno molto bene al nostro organismo perché, oltre a sostituire il glucosio in modo molto più efficace dal punto di vista energetico intervengono positivamente un moltissimi percorsi biomolecolari ed enzimatici dei nostri organi e tessuti.   

Quali sono i punti di forza di una dieta chetogenica?

Fondamentalmente i punti forti di questa dieta, tutti dimostrati dagli studi scientifici,  possono essere riassunti nel modo seguente:

  • in caso di sovrappeso/obesità permette un dimagrimento rapido e selettivo ovvero una liposizione metabolica conservando la massa magra, in assenza di fame (i corpi chetonici sono anoressanti)  e senso di benessere (i corpi chetonici hanno un effetto tonico ed euforizzante) 
  • in campo neurologico è in grado di agire significativamente sugli attacchi epilettici e sulle crisi emicraniche per il ruolo anticonvulsivante, neuromodulante, antiossidante ed energetico dei corpi chetonici sul sistema nervoso centrale
  • in campo ginecologico, metabolico e cardiologico permette di migliorare la sensibilità insulinica, ridurre l’infiammazione dell’organismo, lo stress ossidativo, migliorare il profilo lipidico plasmatico, controllare il peso corporeo, migliorare la flora batterica intestinale. 
  • in campo oncologico è considerata una terapia metabolica in grado di rafforzare l’effetto delle terapie mediche fondamentali (radioterapia e chemioterapia) garantendo una conservazione della massa magra del paziente. 

Da cosa differisce la dieta chetogenica che applica ai suoi pazienti da quelle che sempre più spesso leggiamo sulle riviste patinate o nei libri autoprodotti di ipotetici guru’ dell’alimentazione?

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La ringrazio per la domanda che mi permette di puntualizzare la distinzione importante esistente tra lo strumento usato nel mio ambulatorio (la dieta chetogenica), altamente specifico e sicuro, basato su forti evidenze scientifiche, e ciò che arbitrariamente e in un modo estremamente variegato si può trovare sotto questo nome sul web. Nel primo caso siamo di fronte ad un protocollo alimentare validato, atto a curare tutta una serie di malattie (metaboliche, ormonali, neurologiche, etc.) in assoluta sicurezza (previa corretta indicazione ovviamente) mentre in tutti gli altri casi ci si rivolge a proposte “anticarboidrati” oggigiorno molto di moda, non sempre supportate da evidenze scientifiche e quindi potenzialmente pericolose.

Purtroppo il campo dell’alimentazione è uno tra quelli più abusati e popolato di soggetti spesso incompetenti, drammaticamente superficiali o addirittura millantatori per non dire criminali che propongono a persone già fragili, sofferenti, spesso frustrate da situazioni croniche recidivanti, soluzioni totalmente scorrette, non basate su evidenze scientifiche, derivanti da idee non dimostrate o provenienti da elaborazioni personali/alternative dei protocolli approvati dalla comunità scientifica. Le diete, come tutte le terapie devono essere gestite da dei professionisti accreditati poiché possono avere effetti collaterali sia sul piano clinico che su quello psichico. Una dieta chetogenica data al soggetto sbagliato può avere conseguenze anche severe da un punto di sia vista organico sia comportamentale. Inoltre la dieta chetogenica è costruita con apporti calorici e proteici variabili che devono adattarsi al singolo paziente per cui non esistono protocolli utilizzabili per tutti tout court. 

Diversi studi parlato anche dei vantaggi oggettivi dei pasti sostitutivi. Dottoressa cosa ne pensa del “meal replacements”?

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Ritengo  che siamo una risorsa fondamentale per la dieta chetogenica. Si tratta di alimenti monodose con proteine di altissima qualità e con apporto calorico e di carboidrati controllato. Nel 2015 l’EFSA ha pubblicato delle Linee Guida molto dettagliate l’utilizzo di tali prodotti avallandone ufficialmente l’uso clinico. Inoltre la tecnologia alimentare ad oggi ha permesso di sviluppare delle formulazioni anche molto palatabili che permettono di aumentare la variabilità della dieta chetogenica rispetto il solo utilizzo di alimenti comuni. 

A me piace proporli ai miei pazienti in alternativa agli alimenti comuni salvo situazioni in cui può essere indicato iniziare il percorso con un periodo (anche molto breve) di soli meal repleacement per favorire una più rapida entrata in chetosi ed un iniziale dimagrimento  veloce. Anche nel caso dei meal repleacement  però ci sono delle distinzioni qualitative importanti ovvero ci sono aziende che forniscono i loro prodotti solo su piano terapeutico e quindi sotto supervisione del prescrittore della dieta mentre altre diffondono i loro prodotti sul web permettendo ancora una volta la mancanza di controllo e accompagnamento del paziente nel suo percorso di salute.