Lucio Gnessi, Professore ordinario di Scienze Tecniche Mediche Applicate, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sapienza Università di Roma.

Nel 1999 un alto indice di massa corporea era al 13esimo posto nelle cause di disabilità e di peggioramento dello stile di vita. Nel 2005 all’ottavo posto, nel 2015 al quarto posto con il diabete tipo 2 al terzo posto. Insomma la diabesità è diventata uno dei maggiori fattori di rischio per la salute umana.  

Che cos’è la diabesità? E il neologismo coniato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sottolineare la stretta associazione tra diabete mellito di tipo 2 e l’obesità. La diabesità rappresenta una pandemia dei nostri tempi con una prevalenza e un impatto socio-economico-sanitario destinato a crescere.

Gnessi continua dicendo:

Su Lancet è stata pubblicata una rassegna di esperti di vari campi che hanno coniato il termine “Sindemia globale”, Global Syndemic, indicando con questa l’interazione di tre pandemie che attualmente colpiscono il genere umano mettendone a grande rischio la salute: obesità, denutrizione e cambiamenti climatici. Nei paesi occidentali, l’ambiente produce modelli alimentari sempre più ricchi di zucchero e non tiene più conto della stagionalità dei prodotti della terra. Il maggior consumo di cibi ad alto contenuto calorico e di zuccheri non solo contribuisce all’aumento di obesità e malnutrizione, ma peggiora il clima favorendo la deforestazione e l’inquinamento. Il problema sta aumentando in tutte le regioni del mondo provocando un forte peggioramento della qualità della vita umana. In questo quadro la dieta chetogenica VLCKD (very low calorie ketogenic diet) è un’interessante alternativa ad altri percorsi terapeutici ed è da considerare soprattutto laddove sia richiesto un calo ponderale rapido, che aiuti al contenimento del rischio globale di salute e alla motivazione del paziente.

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Dopo il primo panel la giornata prosegue con l’intervento della Dottoressa Annamaria Colao, Presidente SIE Professore ordinario presso il Dipartimento di Endocrinologia e Oncologia Molecolare e Clinica, Università Federico II di Napoli che parlerà di Psoriasi e PCOS con il discussant Giuseppe Malfi, Presidente ADI, Torino.

Si parlerà di Chetosi ed infiammazione con Antonio Paoli (Professor of Exercise and Sport Sciences. Head, Nutrition and Exercise Physiology Laboratory. Department of Biomedical Sciences. School of Medicine. Rector’s Delegate for Sport and Wellness. University of Padova) pioniere in Italia e nel mondo degli studi sull’uso clinico della chetosi indotta e il discussant Rocco Barazzoni (Presidente ESPEN Professore Associato di Medicina Interna presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi di Trieste).

La giornata del 25 si chiuderà con l’esplorazione del problema dell’Infertilità a cura di Aldo E. Calogero (Professore ordinario di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Catania, Direttore della UOC di Endocrinologia, Malattie del Ricambio e della Nutrizione, AOU Policlinico “G.Rodolico – San Marco”, Università degli Studi di Catania) e Carlo Foresta (Professore ordinario di Endocrinologia, Università degli Studi di Padova, Direttore UOC di Andrologia e Medicina della Riproduzione, Centro di Crioconservazione dei gameti Maschili, Padova).

Il G8 riprende GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2022 

Si parte con “Evoluzione e stato dell’arte delle Diete Chetogeniche” che vedrà l’intervento di Luigi Barrea (Professore associato in Scienze e Tecniche Dietetiche Applicate, UOC di Endocrinologia, A.O. Universitaria Policlinico Federico II, Napoli) e Luca Busetto, attuale presidente della Società italiana dell’Obesità (SIO), Professore Ordinario presso il Dipartimento di Medicina dell’Università Di Padova e co-presidente della Obesity Management Task Force (OMTF) dell’EASO (Società Europea per lo Studio dell’Obesità) che recentemente ha pubblicato il documento di consensus sulle diete chetogeniche per il trattamento dell’obesità. 

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Seguirà l’incontro dedicato al “Ruolo della chetosi nello scompenso cardiaco” con Arrigo F. G. Cicero (Presidente SINUT Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università degli Studi di Bologna) e Giovanni De Pergola (Professore associato di Medicina interna, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Bari).

L’ultima giornata di lavori prosegue con i focus dedicati a:

Malattie Neurologiche a cura di Cherubino Di Lorenzo (Dipartimento di Scienze Medico-Chirurgiche e Biotecnologie, Università “La Sapienza” presso Polo Pontino, Latina), estensore del protocollo per la consensus sul trattamento delle Cefalee con la chetosi indotta, e  Maria Rosaria Valente (Professore associato di Clinica Neurologica, Dipartimento di Area Me).

Possibile ruolo delle Diete Chetogeniche nel disturbo da binge-eating associato all’Obesità 

PRO: Donatella Ballardini (Direttore Centro Gruber, Servizio di Diagnosi e Terapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare, Fondazione Gruber, Bologna) – CONTRO: Riccardo Dalle Grave (Responsabile Unità di Riabilitazione Nutrizionale, Casa di Cura Villa Garda, Garda (VR))

L’evento si svolge grazie al contributo NON condizionante di New Penta, azienda leader nella gestione del peso ad opera del Clinico. L’azienda lavora costantemente alla promozione di iniziative di carattere scientifico finalizzate all’approfondimento e alla conoscenza della dieta chetogenica nel mondo della nutrizione specialistica.

Patrocini:  ADI, SIE, SISDCA, SIO, SINut