Qual è il rapporto tra il Diabete e la Dieta Chetogenica, è vero che attraverso un tipo particolare di dieta chetogenica è possibile portare il diabete di tipo 2 in remissione, oppure ridurre la quota di farmaci per il controllo della malattia?

La dieta chetogenica cui ci riferiamo è la dieta chetogenica VLCKD, una Very Low Calorie Ketogenic Diet, un protocollo dietetico che è più simile a una terapia che a una dieta. Oltre a essere necessario il supporto di un esperto di nutrizione, la VLCKD è una dieta che necessita di pasti sostitutivi, alimenti funzionali, in grado di mantenere il giusto livello di micronutrienti nelle varie fasi della dieta.

Si parla di fasi in una dieta chetogenica VLCKD perché di solito, ad una prima fase in cui si restringe l’apporto calorico e di carboidrati in modo drastico, seguono dopo alcune settimane altre fasi in cui l’apporto calorico viene gradatamente reintrodotto fino ad arrivare a una fase detta di “mantenimento” in cui la dieta mediterranea prende il posto della dieta chetogenica VLCKD, che dopo aver concluso il suo ruolo terapeutico finisce per rieducare il paziente ad un corretto stile di vita.

Guarire il Diabete con la dieta chetogenica. Avere una remissione della malattia, smettere di prendere pastiglie o di fare iniezioni. Una specie di sogno ad occhi aperti per un paziente cui hanno sempre detto che il diabete di tipo 2 è una malattia cronica, progressiva, di fatto inguaribile. 

Con una prevalenza in continua crescita, il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale priorità globale per tutti i sistemi sanitari. Nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030.

In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti.

In Italia

  • In base ai dati ISTAT 2020 si stima una prevalenza del diabete pari a circa il 6% della popolazione che corrisponde a oltre 3 milioni e mezzo di persone.
  • ll diabete di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, è i più frequente e rappresenta il 90% dei casi di diabete.
  • Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, rappresenta circa il 10%.

Che cos’è il diabete e quanti tipi di diabete esistono?

Il diabete è una patologia nella quale si assiste ad un aumento dei livelli di glucosio (zuccheri) nel sangue causato da un deficit dell’insulina, ovvero l’ormone prodotto dal pancreas responsabile del controllo del livello di glicemia nel sangue.

I principali tipi di diabete sono:

  • Diabete tipo 1;
  • Diabete tipo 2;
  • Diabete gestazionale;
  • Diabete monogenico;
  • Diabete secondario ad altra patologia o farmaci.

Diabete tipo 1: sintomi e caratteristiche

Il Diabete tipo 1  è una patologia su base autoimmune che si presenta generalmente nei primi 30 anni di vita di un soggetto. Non è legata all’alimentazione, allo stile di vita o ad un eccesso di peso, ma si presenta come un problema di carattere metabolico provocato da una insufficienza grave o mancanza di insulina.

Quali sono i sintomi del diabete di tipo 1?

  • Aumento della sete e dell’appetito;
  • Aumento della minzione;
  • Ingiustificata perdita di peso.

Recentemente il CDC americano ha segnalato un preoccupante aumento di casi di diabete tipo 1 negli under 18 guariti dal Covid-19. Si pensa che a determinare questo aumento di casi ci sia un attacco del virus agli organi che incidono sul metabolismo degli zuccheri, ma non è da escludere un’influenza dello stile di vita generato dalla pandemia su soggetti che avevano già una predisposizione.

Diabete tipo 2: sintomi e caratteristiche

Di altra natura è il Diabete tipo 2: è una malattia metabolica causata da un eccesso di glucosio nel sangue e da una resistenza del corpo all’insulina. Questo stato di salute è dovuto ad uno stile di vita sregolato nel quale vige scarso esercizio fisico ed eccesso di alimentazione.

Non è quindi completamente errato affermare che iperalimentazione e poca attività fisica possano condurre al diabete di tipo 2.

Quali sono i sintomi del diabete tipo 2?

  • Necessità di bere frequentemente;
  • Bisogno di urinare spesso, soprattutto durante la notte;
  • Perdita di peso;
  • Ferite che si rimarginano molto lentamente;
  • Stanchezza

Il Diabete di tipo 2 è un tipo di diabete che presenta una resistenza all’insulina notevole e il cui percorso di cura si realizza attraverso il contenimento, attraverso una forte prevenzione delle cause che generano il diabete e che consentono un alleggerimento della necessità di trattamenti farmacologici.

Dipende certo da soggetto a soggetto, ma dal diabete di tipo 2 si può guarire grazie anche ad una dieta chetogenica di tipo VLCKD, una dieta a bassissimo apporto di carboidrati, normoproteica e ipoglicidica, con pochi grassi. La

La dieta chetogenica, insieme ad una rieducazione dell’organismo ad una dieta mediterranea bilanciata e controllata, sono una strada percorribile.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, in poco più di una decade, il diabete sarà la settima causa di morte nel mondo, così come la causa di serissimi problemi di salute nel lungo periodo, problemi di vista fino alla cecità e amputazioni degli arti inferiori e dei piedi. Senza contare che il diabete è una causa scatenante di problemi renali, attacchi di cuore e ictus.

Il diabete viene considerato una malattia cronica, progressivamente invalidante, dalle origini misteriose e purtroppo incurabile. Alcuni recenti studi clinici stanno suggerendo una soluzione incredibilmente semplice, per quanto difficile, a questo male tremendo che affligge gli esseri umani. Ne abbiamo parlato con Simona Ferrero, diabetologa, cui abbiamo chiesto se veramente c’è speranza per i malati di Diabete.

Dottoressa Ferrero, è quindi davvero possibile mandare in remissione il diabete anche dopo un lungo periodo di convivenza cronica con la malattia?

“Minore è la durata della malattia, più probabile è la remissione – spiega la Dottoressa Simona Ferrero – Diversi studi indipendenti hanno dimostrato un legame diretto tra il grasso viscerale, l’eccesso di peso ponderale e il Diabete di Tipo 2, lo studio DiRECT lo dimostra con chiarezza. I soggetti dello studio erano malati da 6 anni e nessuno era in terapia insulinica”

Per remissione del Diabete cosa si intende?

“La remissione del diabete è la regressione della malattia fino alla sua scomparsa. Far andare in remissione il diabete di tipo 2 vuol dire non avere più bisogno dei farmaci, né con le iniezioni e né per via orale, e avere livelli di glucosio nel sangue nella norma, insieme a tutti i parametri metabolici corretti.

Per valutare la remissione si adottano i parametri ematochimici del compenso glicemico. Nello studio DiRECT sono stati valutati come remissione i pazienti che hanno maturato una valore di emoglobina glicata maggiore di 6,5% in assenza di terapia farmacologica da almeno 2 mesi. Significa in parole semplici che i parametri del sangue sono come quelli di un non diabetico.”

Quindi davvero basta perdere peso?

“Beh, non si tratta soltanto di perdere peso – spiega la Dottoressa Ferrero – ma anche di perderlo in un certo modo, con una dieta impegnativa”

Cosa si intende per “dieta impegnativa”?

“Le diete cui sono stati sottoposti i pazienti dello studio Direct sono diete VLCD, ovvero diete Very Low Calorie. Sono diete a 800 kilocalorie al giorno, per brevi periodi di tempo, che producono perdite di peso importanti in qualche settimana. Queste diete sono assimilabili a una vera e propria terapia medica, per questo vanno seguite con il proprio nutrizionista per funzionare bene. Però occorre specificare meglio”

Specifichi.

“I protocolli dietetici utilizzati (anche nel Direct) sono multifasici, con fasi iniziali di VLCD, diete a ristretto contenuto calorico, molto strutturate che utilizzano la sostituzione dei pasti. A questo seguono fasi più avanzate in cui si ricostruisce un’alimentazione bilanciata in modo progressivo. Il tutto dura un anno e il momento cruciale e proprio rappresentato dalle fasi finali di mantenimento. Lo studio sta infatti ancora proseguendo per la valutazione dei risultati a distanza.”

Queste VLCD sono diete chetogeniche?

“Non necessariamente, la dieta chetogenica VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) ha lo scopo di innescare il processo di Chetosi, che è quel meccanismo che aiuta il paziente a sopportare la dieta perchè la chetosi mitiga il senso di fame e di stanchezza e compensa il calo di energie dovuto alla bassissima quantità di calorie con i Corpi Chetonici”

“Le diete di cui stiamo parlando sono invece Very Low Calorie Diet. Cioè diete in cui il contenuto di calorie giornaliere consentite è molto basso. Non si esclude che il paziente che segue una VLCD possa andare in Chetosi, soprattutto perchè magari è abituato a mangiare 3000 kilocalorie al giorno, però in questo caso la Chetosi non è un aspetto fondamentale del processo”.

Il Diabete di Tipo 2, o diabete Mellito, è stato a lungo guardato come una malattia cronica e con una complessa, oscura origine. Tuttavia  la ricerca del Professore della Newcastle University Roy Taylor, che ha usato sistemi innovativi per sostenere che il Diabete di tipo 2 è semplicemente causato da un eccesso di grassi nel fegato e nel pancreas.

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Nel fegato, il grasso causa una pessima risposta all’insulina e produce troppo glucosio, mentre nel pancreas il grasso inibisce la secrezione di insulina.

Definendo con chiarezza la causa della malattia, i trattamenti possono essere pianificati per invertire il processo, portando il Diabete di Tipo 2 a una remissione completa.

La ricerca dell’Università di Newcastle ha infatti confermato che le persone sottoposte al trattamento dietologico possono rimettersi dal Diabete di Tipo 2, guarire dal diabete, fino al punto da non aver più bisogno dei farmaci. Inoltre, le scoperte recenti di questa ricerca ci dicono anche che il diabete non ritorna più, posto che il paziente non riacquisisca il peso perduto.

Ora sono in corso dei test per capire come trovare una via accessibile ed efficace per mettere questi risultati a disposizione di tutti con una serie di terapie adeguate, in grado di mandare in remissione il Diabete di tipo 2 per un lungo periodo.

I risultati del primo anno di test sono stati pubblicati verso la fine del 2017 e hanno identificato che i pazienti affetti da diabete di tipo 2 per 6 anni, che hanno seguito un protocollo dietologico di tipo Low Calorie, ovvero una dieta VLCD, seguiti da un team medico multidisciplinare, hanno portato il diabete in remissione continuativa per un anno. Guarire dal diabete non è piu solo un sogno.

Vuol dire che queste persone, nell’ultimo anno, non presentano più i parametri ematici del diabete (in assenza ti terapia farmacologica antidiabete) e i loro valori metabolici sono in ordine. 

Guarire dal diabete, apparentemente è possibile. Lo studio clinico, che si chiama DiRECT (Diabetes Remission Clinical Trial), ha scoperto che quasi 9 pazienti su 10 che hanno partecipato alla sperimentazione e che hanno perso dai 15kg in su sono stati in grado di mandare in remissione il Diabete di Tipo 2 (nota: tra i pazienti che hanno perso più di 15 kg, remissione nel 86%, remissione del diabete nel 46% in tutto il gruppo di intervento)

Lo studio ha anche mostrato che quasi la metà di quelli che sono guariti dal diabete avevano valori di glucosio nel sangue del tutto normali dopo un anno.

Dieta chetogenica e diabete: perché è la soluzione ideale

Quando si parla di dieta chetogenica, si fa riferimento ad un regime alimentare che mediante il meccanismo della “chetosi”, consente di perdere peso e contrastare numerose patologie. 

La chetosi è un processo fisiologico che consente al corpo umano di funzionare con un “carburante” diverso dal glucosio sfruttato normalmente a scopo energetico: il carburante alternativo di riferimento è costituito dai corpi chetonici che vengono formati a partire dai grassi. I corpi chetonici sono sostanze che fanno bene all’organismo sia perché sostituiscono il glucosio, sia perché dal punto di vista energetico intervengono in numerosi percorsi enzimatici dei nostri organi e tessuti.   

In campo metabolico, la chetogenica può essere la dieta ideale in presenza di diabete tipo 2, in quanto consente di migliorare la sensibilità insulinicacontrollare il peso corporeo e ridurre l’infiammazione dell’organismo.